Spoleto: rose, genziane e lisianthus per “Lascia parlare il vento”

Un foreign fighter che vuole compiere un grande attentato. Un artista che vuole realizzare la sua Grande Opera. Un tredicenne che, inspiegabilmente, smette di parlare. Un misterioso anziano che manipola il vento in un giorno fatidico in cui si decidono le sorti dell’Europa.

Fatti reali e fantasia si intrecciano nel primo romanzo del giornalista di Rai News 24 Lorenzo di Las Plassas – Lascia parlare il vento, edito da Baldini e Castoldi – presentato a Spoleto durante il primo fine settimana del Festival dei Due Mondi, presso gli spazi di Canasta a Piazza della Libertà 14.

L’incontro è stato moderato da Alessandro Baracchini – caporedattore di Rai News 24 e conduttore di Uno Mattina Estate su Rai 1, mentre alcune letture tratte al libro sono state curate da Marco Galli. Presente anche Interflora Italia con un’elegante creazione ad opera dei maestri fioristi di Spoleto, realizzata con Rose nei toni del rosa intenso, Genziane blu, Lisianthus bianche e Anturium verdi.

 

FIORI E SIGNIFICATI PER IL ROMANZO DI LAS PLASSAS

Anturium per dare il benvenuto nella città dove da oltre sessant’anni si celebra la cultura. Genziana per sottolineare la determinazione del giornalista/scrittore. Rose e Lisianthus per raccontare i sentimenti di amore di amicizia descritti del romanzo. La composizione floreale voluta dal Direttore Generale di Interflora Italia, Luca Iannarone, vuole essere un omaggio all’ultima fatica letteraria di Las Plassas, una storia giocata su metafore che porta il lettore in un percorso fortemente introspettivo, strutturato per immagini e di grande potenza evocativa, in cui si alternano temi come il senso di perdita e di salvazione, il bisogno d’amore e la sublimazione, l’esaltazione e il fondamentalismo, il ribaltamento dei luoghi comuni e lo smarrimento del cammino europeo

IL ROMANZO

Ignazio è un tenace ragazzo sardo che, convertito all’Islam, trasferitosi in Siria come combattente dell’ISIS, è poi tornato in Italia come foreign fighter e sta progettando un grande attentato in cui sublimare il suo fanatismo. Agustìn è un giovane e determinato artista catalano che, incompreso e deluso dal sistema dell’arte, vuole sublimarsi in una ‘grande opera’, ispirata al Grande Vetro di Marcel Duchamp, con l’ambizione di cambiare il corso della storia dell’arte. Lupo, infine, è un solitario tredicenne, alle prese con l’esame di maturità che, inspiegabilmente, e con immane sofferenza dei genitori, smette di parlare. Il loro trait d’union è Edoardo: un misterioso e saggio anziano, venuto dal nulla, in grado di manipolare il vento. Le storie dei protagonisti, ambientate a Castelsardo – città fortificata della costa nordorientale – sono raccontate nell’arco di otto mesi, nei quali, tra l’altro, emergono nelle memorie di Ignazio la sua dura vita di soldato dell’ISIS in Siria, ma, anche, le bellezze dimenticate della Sardegna attraverso gli scritti di un poeta che accompagna Agustìn nella conoscenza dell’isola. E gli insegnamenti che Lupo riceve da Edoardo, che nascondono un terribile segreto. Storie che trovano l’epilogo, con un’esplosione di colpi di scena, un 30 settembre, giorno in cui si tiene un evento che deve decidere le sorti dell’Europa.

a cura dell’Area Comunicazione

Emilio Sturla Furnò

Responsabile Comunicazione Interflora Italia

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