Rose “rainbow” Interflora alla trentacinquesima edizione del Lovers Film Festival di Torino

Rosso, arancione, giallo, verde, blu e violetta. Tutti in un unico fiore. Rainbow roses raccolte in eleganti bouquet creati appositamente dai floral designer Interflora, hanno colorato il palco della 35esima edizione del Lovers Film Festival di Torino, organizzato nel pieno rispetto del protocollo di sicurezza dovuto alla pandemia.

Rimandato a causa dell’emergenza covid 19 – avrebbe dovuto tenersi in aprile – il Lovers Film Festival è il più antico festival cinematografico dedicato alle tematiche LGBTQI si è svolto interamente dal vivo a fine ottobre presso il Cinema Massimo, la multisala Nazionale del Cinema. Fondata da Giovanni Minerba ed Ottavio Mai, la storica rassegna è stata diretta, quest’anno, da Vladimir Luxuria. La celebre attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga è stata affiancata da Angelo Acerbi, responsabile della selezione e dai selezionatati Elsi Perino ed Alessandro Uccelli. Dal 2005 il festival si svolge con il contributo del MiBACT, della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Per l’edizione di quest’anno Interflora Italia ha partecipato come partner ufficiale, offrendo ai protagonisti uno speciale bouquet intitolati “Lovers ‘20”.

LA ROSA RAINBOW

Di un fiore multicolor si parla nella letteratura russa, nella fiaba dello scrittore Valentin Katajev Il fiore dai sette colori, racconto recuperato anche dal cinema di animazione. Dalla fantasia alla realtà, il passo è breve.

Non esistendo in natura, le rose arcobaleno devono essere necessariamente realizzate con metodi esterni. La pratica di tingere singolarmente i petali delle rose è piuttosto antica. Si parte sempre da una rosa bianca: ogni petalo viene colorato a spruzzo una vernice (non lucida).

Oggi, il metodo più efficace, uniforme e duraturo è quello di utilizzare del colorante – generalmente si tratta di coloranti naturali utilizzati per gli alimentari – direttamente nell’acqua in cui sono posizionati gli steli delle rose, recisi in diverse sezioni, ognuna delle quali è collegata ad una siringa con acqua e coloranti diversi.

ROSE ARCOBALENO PER LOVERS 2020

Ricco il parterre di volti noti presenti alla manifestazione ospiti degli spazi dedicati all’incontro col pubblico moderati da Vladimir Luxuria: il regista Matteo Garrone, il comico Daniele Gattano – che ha presentato il suo ultimo monologo intitolato “Fuori” – il ballerino e coreografo Luca Tommassini, l’artista Achille Lauro – che ha presentato una sua performance dal titolo Love is Love – ed il politico ed attivista Alessandro Zan. Tra gli attesi, l’iconica Gina Lollobrigida.

Per tutti, le rose rainbow offerte dal Direttore Generale di Interflora Italia, Luca Iannarone, quali simbolo di sostegno e speranza.

I TEMI DEL FESTIVAL

Vladimir Luxuria – assieme allo Staff di selezione – ha lavorato ad una edizione “combattente e resiliente”. Molti i temi trattati nel festival, cari alla comunità LGBTQI ed ai suoi alleati, affrontati dalle pellicole in concorso fra cui: famiglia, amore e separazione, omofobia e transfobia, immigrazione ed inclusione, lotta alla discriminazione.

Artefice dell’immagine guida del festival 2020 il celebre fumettista italiano Leo Ortolani che ha creato una locandina ispirata alla Dolce Vita felliniana, una ricostruzione iconica della mitologia LGBTQI con tutti i suoi più caratteristici elementi fondanti.

I VINCITORI 2020

Cinque studenti dell’Università degli Studi di Torino presieduti e coordinati da Pietro Turano Premio Ottavio Mai hanno fatto parte della giuria ed hanno premiato Adam di Rhys Ernst, per aver portato alla luce con onestà e naturalezza numerose dinamiche e limiti che abitano ognuno e ognuna di noi, ribaltando i contesti e il concetto di norma, presentando un microcosmo in cui la norma diventa minoranza e viceversa per analizzare le conseguenze e far emergere così le presunzioni, le convinzioni ed i paradossi.

La giuria composta da altri cinque studenti della Scuola Holden presieduti e coordinati da Sofia Viscardi ha premiato Always Amber di Lia Hietala e Hannah Reinikainen per il senso di onnipotenza e speranza che ti lasciano addosso le storie raccontate bene. Perché è innovativo, onesto, profondo e ti accompagna all’interno della tematica in modo travolgente. Una menzione speciale della giuria è andata a Welcome to Chechnya di David France.

La giuria composta da cinque studenti del DAMS – Corso di Laurea in Discipline dell’Arte, Musica e Spettacolo dell’Università degli Studi di Torino presieduti e coordinati da Barbara Sorrentini Film ha dato il riconoscimento a La traction des pôles (Magnetic Harvest) di Marine Levéel, opera che ha messo in evidenza il rimedio più efficace per combattere la solitudine. Menzione speciale della giuria aSirens di Juli Tudisco.

Premio Gio Stajano, premio Giuria Young e premio Torino Pride ad Alice Júnior di Gil Baroni.

Infine, menzione speciale della giuria a El Cazador (Young Hunter) di Marco Berger per aver affrontato il rapporto fra adolescenti e il tema della pedofilia, raccontando una storia non banale con profonda empatia e potenza.

Torna in alto