La lunga cicatrice lasciata dal terremoto del 2016 sul Monte Vettore si affaccia, silenziosa, sull’altopiano. Qui, a pochi chilometri da Norcia – ad un’altitudine di 1452 metri – si apre una valle incantata ai piedi della cittadina di Castelluccio, ferita gravemente dal sisma.
Un luogo magico ed inaspettato dove la Natura ripropone ogni anno uno spettacolo impagabile: la fioritura.
L’effetto visivo per chi accede dal piccolo paese famoso per le lenticchie è suggestivo: il caleidoscopio di colori, che esplode a metà primavera, tinge la grande vallata e fa dimenticare la tragedia del terremoto e la pandemia di Covid19 che ancora preoccupa il mondo intero.
La cima più alta della catena dei monti Sibillini fa da quinta all’esplosione dalla Natura che – tra fine maggio e metà luglio – richiama un folto pubblico di appassionati di storia, cultura ed attività open air.
L’ALTOPIANO IN FIORE
Dal giallo al rosso, dal bianco al lilla. La tavolozza di colori ondeggia al vento sul Pian Grande, altopiano carsico-alluvionale facente parte dell’Appennino Centrale, che in Italia è secondo per vastità dopo Campo Imperatore.
La sua fama si deve alla “Fiorita”, conosciuta come la fioritura di Castelluccio di Norcia, imbevuta delle tonalità dei fiori che sbocciano puntuali ogni anno: la Sinapis Arvensis (senape selvatica) di un giallo intenso, il Papavero rosso dal lungo stelo, la Legousia (o Specchio di Venere) dai petali viola, il Leucanthemum perenne e la Camomilla Anthemis Cotula, il Fiordaliso dai petali irregolari tra il lilla e l’indaco. Un arcobaleno di colori creato da migliaia di fiori selvatici che sbocciano con i primi caldi, anticipando il trionfo della fioritura delle lenticchie, rinomate nella zona.
LA FIORITURA: UN MESSAGGIO DI GIOIA E POSITIVITÀ
Osservare la fioritura lasciandosi travolgere dalle onde fiorite è la migliore delle attività da svolgere nella vallata di Castelluccio di Norcia. Ma se si pensa anche ad il significato dei fiori che sbocciano sull’altopiano, l’immersione nella Natura avviene in perfetta armonia.
Nel linguaggio dei fiori, infatti, il Fiordaliso significa “sensibilità e beatitudine”, mentre la Camomilla vuol dire “incoraggiamento”: regalare un bouquet di fiori con bianche camomille vuol dire, infatti, “forza nelle avversità”. Non si può non tener conto dei diversi significati del Papavero dai fragili petali rossi: se, per alcuni, il papavero significa “eccentricità”, per altri vuol dire “sollievo e consolazione”.
a cura dell’Area Comunicazione
Emilio Sturla Furnò
Responsabile Comunicazione Interflora Italia