Cactus: tutti i segreti di questa pianta grassa 

Per cambiare un po’ dalle tradizionali piante verdi o fiorite, i cactus sono molto apprezzati per la decorazione di una casa, di un appartamento o anche come piante da ufficio. Ne esistono molte specie con colori e forme diverse, con o senza fiori, che si abbinano perfettamente con qualsiasi ambiente interno. Vuoi saperne di più sui cactus? In questo articolo dedicato ai cactus rispondiamo a tutte le tue domande e scoprirai le caratteristiche, le origini, i consigli per la cura e anche le eventuali malattie di queste piante grasse affascinanti! 

Le caratteristiche dei cactus 

Euphorbia cactus

Il cactus appartiene alla famiglia delle piante grasse succulente più specificatamente alla famiglia delle cactaceae. Si distingue per le sue spine che escono dalle areole. Il cactus può essere coltivato in un ambiente interno ma anche all’esterno, tutto dipende dalle temperature della zona geografica nella quale vivi e dal tipo di sole in giardino.

L’esposizione ideale per un cactus è alla luce del sole, dietro una finestra se all’interno, per garantire una crescita ottimale. Un ambiente secco e caldo è perfetto  perché riproduce il suo habitat originale. Ma alcuni cactus possono resistere a temperature glaciali fino a -50. Anche se la cura del cactus è relativamente semplice, comporta alcune caratteristiche che è bene conoscere. 

Il cactus più frequente è il cactus Euphorbe, conosciuto più comunemente come cactus Euphorbia ma ne esistono più di 2000 specie.

Origine e storia del cactus 

Il paese d’origine del cactus è il Messico ma questa pianta grassa si trova facilmente in tutta l’America del Nord e del Sud. Oggi, si trova in varie zone geografiche nel mondo, soprattutto in Madagascar e su tutto il continente africano.

Storicamente, il cactus era utilizzato dalle civilizzazioni azteche, maia e inca durante le loro cerimonie ma anche per le molteplici virtù medicinali di questa pianta. Il cactus ha infatti molte proprietà e può essere utilizzato per l’allevamento di cocciniglie ma anche per i frutti e soprattutto per i fichi che alcune specie producono.

Come le piante grasse, anche il cactus ha la capacità di immagazzinare l’acqua nei suoi steli, il che la rende una pianta interessante nelle regioni più secche. 

Cura del cactus: consigli di giardinaggio 

Irrigazione del cactus 

Come tutte le piante grasse succulente, il cactus deve essere annaffiato con parsimonia se vuoi tenerlo con te per molto tempo. I cactus di piccola taglia e i mini cactus sono da annaffiare una volta a settimana in piena estate e una volta ogni due o tre settimane in inverno. I cactus più grandi invece hanno delle maggiori riserve di acqua. Bisogna innaffiarli una volta al mese durante il loro periodo vegetativo e due volte al mese durante l’estate. Ma nulla che sia difficile nella coltivazione e nel giardinaggio del cactus quindi non temere! 

Come pianta da interno oppure da esterno, se hai un cactus in vaso, fai attenzione a non lasciare acqua stagnante sul fondo perché rischia di far marcire le radici e far morire la tua pianta… in effetti, il cactus è abituato ad un ambiente e un terreno arido come quello del deserto, nel quale la pioggia e l’umidità scarseggiano e questo spiega il fatto che non abbia bisogno di molta acqua. Allora, attenzione alle irrigazioni troppo frequenti! 

La talea del cactus 

La talea del cactus

La tecnica della talea del cactus è identica a quella delle piante grasse.

La prima tappa consiste nel prelevare gli steli della pianta madre. Fai attenzione a sceglierli abbastanza teneri, né troppo giovani né troppo vecchi e assicurati che non abbiano malattie. Utilizza una pinza per evitare di pungerti con le spine e taglia poi una talea sana di circa di 10 cm. 

Lascia la talea asciugare durante qualche giorno in una stanza dove la temperatura è calda prima di piantarla in un vaso di terracotta con un sistema di drenaggio sul fondo.  Per quanto riguarda il substrato, metti la talea in una miscela di terreno di foglie o torba mescolata con della sabbia. 

Infine, innaffia la nuova talea di cactus e mettila in una serra con una temperatura di circa 18 gradi.

Il rinvaso del cactus 

Vuoi rinvasare il cactus? Il periodo migliore è la primavera. Verifica se le radici del cactus sporgono dal vaso originale e se fosse il caso dovrai rinvasarlo in un vaso di diametro superiore per farlo crescere nelle migliori condizioni. 

Si consiglia di scegliere un substrato speciale per cactus che contiene di solito una miscela di terra e sabbia. Oltre a metterlo nel giusto tipo di terriccio, potrai anche aggiungere fertilizzante per aumentare la crescita e accelerare la fioritura, a condizione che si tratti di una specie di pianta che fiorisce. 

Malattie e parassiti del cactus 

Cactus

I cactus sono piante conosciute per essere abbastanza resistenti ma bisogna prendere alcune precauzioni per garantire la longevità della tua pianta. Bisogna essere particolarmente vigilanti soprattutto con i cactus in vaso.

Se noti delle macchie, delle pustole o delle muffe, si tratta probabilmente di piccoli funghi. Bisogna affrontare il problema senza tardare. Il primo riflesso da prendere è quello di isolare le altre piante. Poi, sbarazzarsi dei gambi contaminati e pulire il resto con una soluzione antifungina. Assicurati di metterlo in un luogo ben ventilato e di monitorarne l’evoluzione. 

Generalmente, la maggior parte delle malattie che colpisce i cactus può essere evitata se questi vengono messi in un ambiente con la giusta temperatura, né troppo caldo né troppo freddo o umido. Puoi anche utilizzare un decotto a base di aglio che potrai polverizzare sulla pianta come prevenzione o cura a seconda del problema. 

Ecco che adesso conosci tutti i segreti di questa pianta, sulla sua coltivazione, sul suo giardinaggio e su come mantenerla bella e rigogliosa. Speriamo che tu possa trovare qui tutte le risposte alle tue domande ma se tu avessi ancora dubbi, rimaniamo a disposizione. Non esitare a lasciarci commenti, suggerimenti e a condividere con noi le tue esperienze!

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