Il freddo gelido. La neve candida ed immobile. Tutto sembra dormire profondamente in inverno.
È un errore in cui si può facilmente cadere. Sì, poiché la Natura, al contrario, riesce sempre a sorprenderci, mantenendosi eternamente vigile, attiva e generosa di doni preziosi ed inesauribili anche nel pieno della stagione invernale.
Quali sono i fiori invernali?
Quando tutto tace, il vero rumore lo fa la Natura. Terra, acqua ed aria – anche nel pieno della stagione invernale – proseguono il loro dialogo continuo, non sempre udibile all’uomo. Eppure, da quello scambio perenne di energia si mantiene imperterrito il ciclo naturale, in un continuo alternarsi di nascita, morte e rinascita della vita.
I fiori invernali si distinguono per eleganza e resistenza, forza e delicatezza, impavidi messaggeri di sostegno ed ottimismo. Esistono infatti piante che mostrano il loro splendore proprio durante la stagione fredda.
La maggior parte dei fiori invernali hanno colori tenui e sono di piccole dimensioni. Le colorazioni, in genere, variano dal giallo tenue, al bianco o al verdastro, e vengono prodotti da piante rustiche, a crescita lenta, che non hanno bisogno di un clima mite per fiorire e germogliare ma danno il meglio di sé proprio quando tutte le altre piante dormono.
Proprio per le loro caratteristiche, sono piante che resistono a tutto: sono specie che si caratterizzano per la loro resistenza e il loro desiderio di aggrapparsi alla vita.
Fiori invernali da esterno: come coltivarli
Questi fiori possono essere coltivati facilmente sia nel terreno sia in vaso e non necessitano di particolari cure.
Perciò, come coltivare i fiori invernali da esterno? Hanno bisogno di un terriccio ricco, fresco e drenato, annaffiature scarse e devono essere coltivate in ombra luminosa.
Ecco la nostra selezione dei fiori da piantare in inverno in giardino o in vaso.
L’Erica: il fiore invernale che da colore al giardino
Tra le piante che fioriscono in inverno troviamo la varietà di Erica, la Gracilis, riconoscibile dalle foglie aghiformi. I suoi fiori sono talmente resistenti da permanere sulla pianta fino alla fine dell’inverno.
Il momento ideale per piantare l’erica invernale nell’aiuola del giardino è la primavera, dopo la fine del periodo di fioritura. È molto facile da coltivare e ama gli ambienti freschi e ben aerati. Durante l’inverno l’esposizione ideale è al sole nelle zone settentrionali mentre al sud vanno tenute a mezz’ombra.
Il significato cambia a seconda del colore: l’erica violacea è utilizzata come simbolo di ammirazione e solitudine, l’erica rosa è invece metafora di ottima fortuna mentre l’erica bianca simboleggia la protezione dal pericolo.
I fiori dell’erica bianca esprimono anche ammirazione e speranza che i sogni e i desideri si avverino. In Italia, l’erica bianca viene regalata per augurare un matrimonio felice, e in genere, viene donata alle persone più care.
Il Bucaneve: fiore invernale simbolo di purezza ed affidamento
Le sferzate del vento freddissimo e la terra ghiacciata non riescono ad impedire la fioritura del Bucaneve, tipico fiore dell’inverno per il giardino apparentemente minuto e delicato, ma dotato di un’incredibile resistenza alle intemperie. Fa la sua prima comparsa alla fine del mese di Gennaio, riuscendo ad attraversare la compatta coltre nevosa per sbocciare sotto i pallidi raggi del sole.
Piccola pianta conosciuta fin dall’antichità, il suo nome latino è Galathus Nivalis (fiore color latte nella neve) ed è inserita nel gruppo delle bulbose. I suoi fiori hanno il colore bianco della neve che riescono ad attraversare (bucare, da qui il nome in italiano) con pazienza e caparbietà in cerca della luce delle prime ore del mattino, dando vita ad un romantico sottobosco ad alta quota. Lo si può ritrovare anche nelle aree pianeggianti adibite a prato, purché siano a ridosso di cespugli che possano garantire una discreta ombra.
La sua forma a campanella e le piccole dimensioni assicurano al Bucaneve un aspetto poetico e leggendario. Nel linguaggio dei fiori il Bucaneve rappresenta la speranza per il futuro ed il pensiero puro e categorico per via della sua capacità di lottare contro il freddo anticipando – con il suo sbocciare – l’arrivo della Primavera.
Regalare questo fiore è un invito a non abbattersi di fronte agli ostacoli o ai comportamenti aggressivi e scorretti; un incoraggiamento a proseguire la strada con capacità e volontà.
Il Croco: fiore invernale dei legami sentimentale ed ultraterreni
Tra i fiori del freddo, anche il Croco – piccola pianta invernale perenne appartenente alle iridaceae – colpisce lo sguardo per il suo colore intenso e spirituale, nelle gradazioni del lilla e viola, ma, anche malva, bianco e giallo. Si tratta di un fiore assai conosciuto – sia nel Mediterraneo che in Oriente – di cui si raccolgono una grande varietà di specie, anche quella da cui è ricavata la famosa spezia zafferano, utilizzata per profumare ed impreziosire gustose pietanze gourmet.
L’origine del nome aiuta a comprenderne il significato. Dal greco kroke (“fibra/filo”) questo fiore ha mantenuto la radice antica per via degli stigmi contenuti nella sua corolla. Il Croco, cantato dal poeta Omero nell’Iliade, rappresenta il tenero e passionale legame di coppia, tanto da essere intrecciato in corone e ghirlande propiziatore per adornare il talamo nuziale degli Dei.
Ma, nel tempo, gli antichi romani diedero a questo fiore un’accezione più ampia e spirituale iniziando la tradizione di deporre Crochi sui sarcofagi ed ai piedi di mausolei in memoria dei defunti, così da mantenere – attraverso i lunghi stigmi del fiore – uno stretto legame con l’aldilà, garantendo un costante dialogo tra vita e morte, tema su cui, ancor oggi, si interroga l’umanità.
Regalare una pianta di Crochi è un doppio auspicio: l’invito a tenere stretti i legami, anche a distanza, ed una spinta a non perdere la speranza dell’esistenza di rapporti immortali.