La festa dei nonni come ogni anno si celebra il 2 ottobre, giorno in cui la Chiesa celebra i Santi Angeli Custodi. Non è perciò un caso se proprio in questa data si festeggia la giornata dei nonni, angeli in carne e ossa che aiutano i propri figli e si occupano dei nipoti, risultando così un punto di riferimento per la famiglia.
È così che nel 2004 ci fu la prima proposta ufficiale per l’istituzione di una legge che riconoscesse a livello nazionale la Festa dei Nonni. Riconoscimento che arrivò dal Parlamento il 31 Luglio 2005 che, con la Legge 159 istituì ufficialmente la Festa dei Nonni.
La festa dei nonni ha un importante motivo di fondo che accomuna i festeggiamenti in ogni parte del mondo: l’obiettivo è quello di rendere omaggio agli angeli custodi dell’infanzia poiché sono una fonte inesauribile di saggezza e d’amore, delle figure fondamentali nei primi anni della vita di un bambino.
Per ringraziarli di tutto quello che fanno per noi possiamo regalare loro un pensiero speciale: il “Non ti scordar di me”, il fiore per eccellenza dei nonni.
Qual è il fiore dei nonni?
Inviare dei fiori per la festa dei nonni è un gesto dolce, un dono speciale che conserva al suo interno diversi messaggi. Partendo da questo presupposto, esistono tantissime tipologie di fiori da donare ai propri nonni.
Esiste però un fiore ufficiale legato alla festa dei nonni, con un significato speciale: il Myosotis, comunemente chiamato “Non ti scordar di me”. Parliamo di un piccolo e delicato fiore dal colore azzurro il cui nome scientifico deriva da una parola greca che significa “orecchie di topo” che ricorda la forma della foglia.
In Italia è presente in tutte le regioni con un numero variabile di specie. A livello orticolo la sua versione annuale-biennale è quella più diffusa: può infatti venire impiegata con successo nelle aiuole, nelle bordure e nei giardini rocciosi, ma anche come pianta da vaso.
La leggenda del Non ti scordar di me
Secondo una leggenda triste e allo stesso tempo romantica che riguarda questo bellissimo fiore due innamorati erano seduti sulle rive di un fiume, giurandosi eterno amore. Il ragazzo però scivolò e appena prima di cadere nelle acque e affogare riuscì a dire soltanto una cosa alla sua amata: “non ti scordar di me”. Sulle sponde del fiume cresceva un fiorellino azzurro, che prese questo nome.
È proprio a causa di questa storia che il non ti scordar di me è diventato secondo il linguaggio dei fiori simbolo di affetti duraturi capaci di andare oltre ogni limite e di essere ricordati per sempre nonché simbolo dell’amore che si tramanda nel tempo.
Di fronte a un significato tanto dolce e romantico si può facilmente comprendere il motivo per cui il Non ti scordar di me è il fiore perfetto per essere regalato a tutti i nonni e le nonne d’Italia: sono tra le persone più importanti nella vita di un bambino, capaci di riempire le sue giornate di un amore vero e incondizionato.
Ma, le leggende non finiscono qui! Andando più indietro nella storia, il Non ti scordar di me viene considerato anche simbolo di salvezza da tutto ciò che può rattristare o addolorare. Questo perché in passato era considerata una pianta sacra da cui si otteneva una pozione in grado di guarire gli occhi. Non passò troppo tempo perché iniziasse ad essere considerata una pianta che oltre a guarire gli occhi, potesse guarire anche l’anima.
Non ti scordar di me: bouquet con il fiore dei nonni
Le infiorescenze del Non ti scordar di me sono composte da piccolissimi gruppi di fiori azzurro vivo, con il centro giallo, leggermente profumate. Questi fiori sono perfetti per completare e realizzare bellissime composizioni floreali da regalare ai nonni, accompagnati magari da una bottiglia di vino, un bigliettino oppure una foto ricordo.
Possono essere anche l’elemento principale di un bouquet tutto azzurro, composto da fiori come: fiori di Lino, Ortensia azzurra, Lobelia, Giacinto, Ipomea azzurra, Plumbago, Iris, Rose blu e tanto altro ancora.
Come prendersi cura del Non ti scordar di me
In linea generale, il Myosotis può essere coltivata anche in vaso e non richiede troppe cure.
Tuttavia, bisogna concentrarsi su annaffiature regolari, soprattutto nel periodo estivo questo perché con l’aumento delle temperature primaverili e soprattutto in caso di siccità è importante assicurare l’apporto idrico frequente.
Tra un’annaffiatura e l’altra è però necessario aspettare che si asciughi il terreno per evitare la formazione di ristagni idrici. Allo stesso tempo, occorre garantire buone condizioni di umidità soprattutto per le radici.