Invidia, calunnia, falsità: l’insospettabile linguaggio dei fiori

Nell’infinito linguaggio dei fiori e delle piante – costituito, in gran parte, da concetti positivi – non mancano legami con stati del pensiero negativi e maligni. Sentimenti come invidia, calunnia, falsità e altri atteggiamenti meschini, in primis per chi li prova, trovano anch’essi la loro collocazione in questo o quell’elemento della flora terrestre.

La Florigrafia edita con grande successo a partire dal secolo XIX – utilizzata, spesso, in situazioni di chiara assenza di libertà di espressione, abuso e prepotenza – ha consentito una prima catalogazione dei fiori e delle piante sulla base dei loro significati simbolici tramandati fin dai tempi antichi. Da quelle eleganti stampe ottocentesche con rilegatura preziosa e romantica, ricche di litografie d’autore ed incisioni pregiate, è possibile attingere le informazioni su quel linguaggio dal fascino inesauribile, mai fuori moda.

Meglio stare in guardia, quindi, quando si ricevono alcuni fiori o piante, perché non è escluso – se chi dona conosce il linguaggio dei fiori e delle piante ed è in malafede – che possa trattarsi di un messaggio chiaro e preciso non del tutto gradevole, celato dal bell’aspetto del dono.

Così come nella manifestazione di un sentimento positivo, i vari dizionari dei fiori e delle piante raccolgono, seppur in minor quantità, termini ed espressioni negative che possono trasformarsi in un bel dono floreale, in apparenza portatore di buoni pensieri.

C’è chi è rosa e chi è rodo-dentro, si potrebbe sintetizzare con ironia. Nel dubbio, è meglio non farsi trovare impreparati così da poter sfruttare gli “antidoti” che i tanti flower books forniscono attraverso significati di fiori e piante in numero decisamente superiore.

 

L’Oleandro
 

L’elegante e maestoso Oleandro, per esempio, rientra in quelle piante dal significato molteplice ed imprevedibile.  Secondo alcune fonti, infatti, oltre al significato più accreditato di vanità – intesa nella sua accezione più negativa – gli viene attribuito un significato di malanimo tra i più gretti: l’invidia. Per comunicare astio e bile, quindi, regalare un Oleandro sembrerebbe la scelta più semplice, probabilmente per via della sua tossicità, sottolineata anche negli scritti di Plinio.  Di contro, alcuni appassionati del linguaggio dei fiori negano questa accezione, rifacendosi ad antiche leggende e tradizioni popolari di età medievale che legano questa pianta a San Giuseppe.

Altre fonti, poi, ravvisano significati di spavalderia e temerarietà; sempre e comunque, accezioni non positive. Il dibattito sul significato di questo arbusto dai fiori copiosi e profumati è, dunque, assai complesso. Al di là dei suoi variegati significati, quando si riceve questa pianta è opportuno lavarsi le mani dopo aver toccato fiori e foglie, in modo da scongiurare gravi intossicazioni come accadde ad un gruppo appartenente alle milizie di Napoleone. Si racconta che quei soldati trovarono la morte dopo essersi nutriti con la cacciagione arrostita sui rami di Oleandro.

 

L’Elleboro e la Garanza

Dall’invidia scaturiscono, sovente, atteggiamenti di bassezza d’animo e mediocrità, concetti inaspettatamente riconducibili ai significati di alcuni fiori e piante.

linguaggio dei fioriE’ il caso, però, dell’Elleboro, pianta dello scandalo e della calunnia. I suoi bellissimi fiori di colori vari abbelliscono gli apici di questa pianta raccontata da Petronio nel suo Satyricon. Il genere Helleborus venne ufficialmente catalogato dal botanico parigino Joseph Pitton de Tournefort. Il termine sembrerebbe mettere l’accento sulla tossicità con l’unione dei due significati delle parole greche che lo compongono: elein (colpire) e bora (cibo che porta alla morte). Appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae Helleboreae che riescono a resistere anche a basse temperature, ne esistono una trentina di specie estremamente differenti tra loro. Dall’Elleboro nero, detto anche Rosa di Natale, al quello verde (o falso), all’Elleboro bianco: l’elenco raccoglie piante diverse, per lo più accumunate dalla velenosità e da un odore acre, irresistibile per molti insetti.

Conosciuta dai tintori fin dai tempi antichi che ne utilizzavano le radici per colorare i tessuti, la Garanza (o Robbia) viene associata universalmente al significato di calunnia e maldicenza. Questa accezione negativa pare sia legata all’immagine degli agnellini – ghiotti di questa pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee – che nell’azione di brucare vengono tinti inevitabilmente di rosso sanguigno su bocca e denti. Un’immagine fasulla che si adatta perfettamente all’atteggiamento dei mediocri che approfittano di un’apparenza ingannevole per diffamare gli innocenti. I fiori di questa pianta tardo-primaverile hanno, invece, tinte tra il bianco ed il giallo chiaro.

 

Buglossa e Digitale

Tra i significati dei fiori non sfuggono i concetti di falsità e menzogna. La buglossa sarda, ad esempio, è una pianta erbacea molto comune nelle isole della Sardegna e della Corsica. Perenne e molto resistente, questa pianta è di piccole dimensioni, ha foglie dentellate con inflorescenze che fanno la loro prima apparizione agli inizi della Primavera fino a metà estate, nella gamma di colori tra il ceruleo ed il viola. Per via del rischio di estinzione a causa del cattivo comportamento dell’uomo, questa pianta è stata inserita nell’elenco delle specie protette di cui è vietata la raccolta. Meglio, dunque, non contravvenire alle disposizioni per raccogliere donare questo fiore in uno slancio di romanticismo per evitare contravvenzioni ed errate interpretazioni. 
 

Falsità si dice anche con la pianta Digitale, nome già di per sé ingannevole per via dell’applicazione più comune dei nostri tempi. Le bugie passano per questa pianta che si adatta facilmente a terreni diversi e temperature. I fiori della Digitale – dal bianco al giallo, fino al rosa, talvolta anche maculati – sbocciano fitti su un unico lato del lungo stelo mantenendo a lungo la fioritura. Anche questa pianta – considerata magica nelle leggende celtiche – contiene sostanze mortali. Va precisato, come spesso accade, che vengano attribuiti  anche altri significati, per via delle sue fattezze. Avvenenza florida ed attraente da tenere, però, lontano in modo da sottrarsi ad insidie e pregiudizi.

 

Torna in alto