Il mito del girasole

E’ uno dei fiori estivi per eccellenza. Ama il caldo e il pieno sole. Il girasole (helianthus annuus) è un fiore dai colori allegri, caratterizzato da un’infiorescenza composta da una miriade di fiori che si trasformano – nel corso della maturazione – in semi, veri e propri frutti. Viene generalmente coltivato in campo, ma può essere piantato anche in vaso, purché di qualità nana, assai più semplice da gestire in balcone.

Il suo nome particolare esprime la sua caratteristica principale: orientarsi in direzione del sole per merito del suo eliotropismo.

La storia del Girasole: leggende d’amore

Fin dall’antichità, molte leggende associano la pianta del girasole al dio del sole, non solo per il suo aspetto e i suoi colori ma soprattutto per questa sua peculiarità che fa sì che segua sempre il cammino del sole nel cielo. 

Secondo la leggenda greca, il girasole simboleggiava l’amore non ricambiato e questo significato deriva da una storia affascinante che ritroviamo narrata nelle Metamorfosi di Ovidio.

Si racconta infatti che la ninfa Clizia nutrisse un amore molto profondo per Apollo il dio del sole. Clizia trascorreva ogni giorno seguendo con lo sguardo il carro di Apollo mentre questo passava in cielo, folgorata dalla sua bellezza e folle d’amore.

Inizialmente Apollo, lusingato da questa perseveranza, ricambiò le aspettative dell’innamorata ma dopo poco tempo non volle più saperne e diede le sue attenzioni ad un’altra ninfa che, secondo la leggenda, era la sorella di Clizia, la principessa Leucotoe.

Clizia raccontò al padre dell’accaduto e Leucotoe, l’altra figlia molto giovane, fu uccisa nei giorni seguenti. Tuttavia, Apollo continuò a disdegnare l’amore della ninfa. Per questa ragione, Clizia si lasciò morire continuando a seguire il carro del dio del sole fino alla sua morte quando si trasformò in un girasole dal colore giallo intenso. 

Ecco che, secondo la leggenda, questo fiore de estate, nato dall’amore non ricambiato di una ninfa per il dio Apollo, continua fino ad oggi a seguire il cammino del sole dall’alba al tramonto. 

Perché regalare girasoli

Anche se le leggende greche e la storia raccontata nelle Metamorfosi si riferiscono ad un amore non ricambiato, oggi nel linguaggio dei fiori, regalare un girasole rimane un gesto positivo e di buon auspicio.

Secondo alcune interpretazioni, regalare una pianta di girasole o un bouquet di girasoli  simboleggia successo e vittoria. Per tale ragione, un bel mazzo di girasoli diventa un dono molto significativo per una promozione o una laurea. Grazie alla sua dimensione, si può regalare anche singolo, decorato con spighe e papaveri. Tra gli altri significati del girasole vi è l’augurio di guarigione dopo una lunga malattia.

Il girasole, con una storia affascinante che può sembrare triste perché racconta di un amore non ricambiato, è invece un regalo per dimostrare quanto un amore può essere resistente e duraturo. 

La cura della pianta di girasole e del mazzo di girasoli

Se stai pensando di coltivare una pianta di girasoli, sappi che i suoi semi vanno sparsi nel terreno tra la fine di marzo e il mese di aprile. 

Va innaffiato con regolarità, senza esagerare perché non ama l’eccessiva umidità; va esposto alla luce del sole, facendo attenzione al vento, dal quale va protetto. 

E’ importante controllare lo stato del terriccio per evitare la formazione di ristagni idrici, che possono farlo marcire.

Per un bouquet di girasoli da tenere in casa, la cosa migliore da fare è posizionarlo in un luogo dal quale riceve abbastanza luce del sole durante il giorno e, come per la pianta, proteggerlo da correnti d’aria troppo invadenti. 

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