27 gennaio: Fiori e piante di pace nella giornata della memoria

La Natura riesce a regalare i suoi messaggi anche tra le fredde pietre, facendosi largo nelle pieghe dei terreni più aridi, nell’arena arsa e dimenticata. Persino tra le fessure delle Pietre d’inciampo – installazioni artistiche pensate dall’artista tedesco Gunter Demning consistenti in piccoli blocchi simili ai sampietrini collocati di fronte agli ingressi delle case dove avvennero le deportazioni razziali – anche una piccola Margherita o un delicato Non ti scordar di me, riescono a trovare quell’habitat per crescere con la caparbietà tipica di una Natura che non si ferma mai. Il messaggio di quei doni dal significato universalmente positivo – a contrasto del male che l’uomo riesce a fare – diviene improvvisamente più forte.

A quei fiori, a quelle piante così incredibilmente determinate e resistenti è possibile far rifermento in prossimità di una data importante e densa di inviti a riflettere come la Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. Un modo semplice per non dimenticare ed esprimere un messaggio di speranza e di pace.

L’osservazione di piante e fiori – secondo molti – conduce alla purificazione dell’animo e ad una riconciliazione del pensiero. Vediamo allora quali sono i fiori e le piante adatte per una giornata così importante come la Giornata della memoria.

Storia del 27 Gennaio: l’importanza di ricordare

Quando è nata la Giornata della memoria? Istituita nel nostro Paese già dal 2000, la data del 27 Gennaio corrisponde ad una giornata commemorativa voluta come invito a riflettere sui milioni di vittime della violenza nazista.

La data venne scelta riferendosi all’ingresso dell’esercito sovietico nel campo di Auschwitz, proprio il 27 gennaio 1945, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. In quelle settimane i numerosi campi di concentramento nazisti venivano evacuati dai soldati delle SS e i prigionieri reclusi in quelle terribili condizioni trovarono la libertà. La liberazione di Auschwitz in quella gelida giornata di fine gennaio ha assunto, negli anni, una valenza significativa: la data della fine delle persecuzioni.

In Italia è con la legge 211 del 2000 che venne istituito il Giorno della Memoria; da quel giorno, in questa data vengono organizzate manifestazioni – istituzionali e private – con lo scopo di sensibilizzare sul tema dell’intolleranza e dell’odio razziale.

Pochi anni dopo – nel 2005 – anche l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò il 27 Gennaio come la Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto.

Fiori e Piante che simboleggiano la pace nel linguaggio dei fiori

Soprattutto in una giornata così importante è necessario scegliere i fiori attentamente. Secondo il linguaggio di fiori esistono alcuni fiori e piante che simboleggiano la pace e la memoria delle persone che non ci sono più.

L’Ulivo come simbolo della pace

Tra le piante più antiche e conosciute al mondo, l’Ulivo (anche Olivo) si colloca in una posizione di assoluta eccellenza, distinguendosi per una serie di caratteristiche universalmente legate ai concetti di pace, salvezza, concordia e clemenza. Nel linguaggio dei fiori e delle piante, l’Ulivo – rappresenta la pace, fin dai tempi più remoti. Si tratta di una pianta da frutto – molto diffusa nel bacino del Mediterraneo – già descritta in scritti antichissimi. Della sua imponenza si parla già nell’Antico Testamento, dove questa pianta dalle folte chiome viene associata alla salvezza dell’uomo. L’Ulivo ritorna spesso negli antichi scritti della Bibbia, in decine e decine di citazioni.

Anche nell’Odissea, Omero attribuisce a questa pianta millenaria il significato di pace.

L’Ulivo nella cultura greca antica era considerato una pianta sacra tanto da essere scelta per realizzare corone con cui cingere il capo dei vincitori delle Olimpiadi. Una sacralità che si ritrova anche nell’antica Roma: la leggenda vuole che Romolo e Remo fossero nati ai piedi un albero d’olivo.

Ma è nella tradizione cristiana che questa pianta assume valenze che hanno attraversato i secoli. La colombella che stringe nel becco un ramoscello d’Ulivo liberata da Noè dopo il diluvio, porta un messaggio di rinascita e pace, una riconciliazione tra Dio e l’umanità. Così come la descrizione dell’ingresso del Cristo a Gerusalemme, accolto da una folla festante con palme e rami di Ulivo tra le dita. Per gli ebrei, l’Ulivo viene citato nel libro della Genesi, annoverato – assieme al Cedro ed al Cipresso – tra le piante della conoscenza del bene e del male.

Il Crocus giallo come simbolo della Shoah

Quando parliamo di Crocus (conosciuti anche come Crochi) ci riferiamo ai fiori colorati che arricchiscono numerosi giardini e balconi. Si tratta solitamente di piccoli fiori color giallo oro, ma anche color malva oppure bianco.

La variante del Crocus giallo è il simbolo della Shoah perché ricorda la stella gialla che gli ebrei furono costretti a portare durante il periodo in cui furono perseguitati. È così stato scelto come fiore del ricordo, della pace, della memoria, dell’accoglienza, del rispetto e della condivisione.

Fiore d’Adone e Lavanda come simbolo del ricordo

Nel linguaggio dei fiori e delle piante – spesso controverso – il tema del ricordo si ritrova frequentemente, in base alle diverse tipologie di sensazione provata.

In questo caso, non possiamo dimenticarci della profumatissima Lavanda – simboleggiante il ricordo felice – e il Fiore d’Adone – con il suo specifico significato di ricordo doloroso.

Molti attribuiscono alla Lavanda un messaggio particolare: “il tuo ricordo è la mia unica felicità”. Ed è proprio questo significato così importante che la rende adatta per la Giornata della memoria.

Il Fiore d’Adone (Adonide o Adonis annua), appartenente alle Ranunculaceae, trova le sue radici etimologiche nel mito della Grecia Antica. L’eleganza di questo fiore è conosciuta in tutto il bacino del Mediterraneo. È il fiore dedicato al bellissimo Adone – giovane dalla sfolgorante bellezza che riuscì a sedurre la Dea Afrodite – che perse la vita durante una battuta di caccia. Dalle gocce di sangue di Adone sparse sul terreno nacque un bellissimo fiore di colore rosso, in ricordo di Adone. Da qui il significato nel linguaggio dei fiori: ricordo doloroso.

Anche la LisiandraPervinca e Fresia sono per eccellenza piante con fiori rappresentanti questo sentimento legato al ricordo.

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