La mimosa illumina i nostri giardini in inverno con i suoi fiocchi dorati e offre una fragranza con accenti di miele e vaniglia. La specie che conosciamo meglio è comunemente nota come “mimosa del fioraio”, o acacia dealbata. E indovinate da dove viene questo arbusto dai capelli biondi e brillanti? Australia!
Caratteristiche della mimosa
La mimosa è un insieme di vistose sfere dorate, un profumo inconfondibile, una lunga fioritura in pieno inverno e un fogliame decorativo tutto l’anno.
La mimosa è un albero appartenente alla grande famiglia delle Fabaceae. Esistono più di 1.200 specie in tutto il mondo, con una varietà di colori e forme. Spesso utilizzata nei bouquet per aggiungere un tocco di sole, i pompon dorati della mimosa compaiono a dicembre.
La mimosa è molto resistente nelle giuste condizioni climatiche e cresce rapidamente (30-60 cm all’anno). Se piantate una mimosa nel vostro giardino, potete aspettarvi che cresca fino a un’altezza di 3-10 m e una diffusione di 2-4 m, con una durata di vita teorica di 50 anni!
La mimosa deve la sua commercializzazione alla tecnica della “forzatura”. Questo processo viene effettuato in una stanza chiusa, mantenendo una temperatura di 25°C e un’idrometria di 85. Permette al fiore di sbocciare e di essere conservato grazie all’aggiunta di una polvere speciale chiamata “Chrystal”.
Due versioni spiegano l’origine di questa tecnica. La prima racconta di una bambina che raccolse un mazzo di mimose acerbe. La madre lo mise in un vaso nella lavanderia. Il giorno dopo, si dice che il bouquet fosse raggiante! La seconda versione racconta che un giardiniere, dopo aver rastrellato i rami tagliati di una mimosa, li raccolse su un mucchio di letame. Grazie all’umidità della notte, si dice che il giorno dopo la mimosa brillasse…
La storia della mimosa
La città di Mandelieu-La Napoule, nelle Alpi Marittime, è la capitale internazionale della mimosa. Dal 1931, viene celebrata ogni anno a febbraio durante una grande festa popolare che dura 10 giorni.
La mimosa è stata importata in Europa dall’Australia all’inizio del XIX secolo dal grande esploratore James Cook. L’arbusto si è poi adattato in modo formidabile al suo nuovo ambiente, apprezzando il clima soleggiato e le gelate poco frequenti anche delle nostre coste. Gli aristocratici europei furono i primi a decorare i loro giardini con questa pianta
Ma la storia della mimosa è piena di insidie e il primo grande disastro si verificò il 13 febbraio 1929, con gelo e neve. Così, due anni dopo, per celebrare la rinascita della mimosa e la perseveranza dei suoi coltivatori, il 16 febbraio 1931 si tenne a Mandelieu-La Napoule la prima Festa della Mimosa. Oggi, la sua coltivazione mobilita un centinaio di coltivatori locali di mimosa e più di 8 milioni di mazzi di mimosa vengono inviati in tutto il mondo ogni anno.
Paragonata al sole, la mimosa simboleggia magnificenza, eleganza, tenerezza e trasmette un messaggio di amicizia. Ma non solo! Secondo il linguaggio dei fiori, il significato della mimosa è legato anche alla forza e femminilità ma è anche utilizzata per esprimere libertà, autonomia e sensibilità…per questo è il regalo perfetto per la Festa delle Donne, che avviene ogni 8 marzo.
Questo fiore non è solo l’arbusto decorativo di inizio anno oppure la mimosa per la Festa della Donna, ma è anche utilizzato nella composizione di famosi profumi, come Amarige di Givenchy o Paris di Yves-Saint-Laurent.
Le piantagioni in Italia sono numerose, soprattutto nelle zone costiere e nell’Italia meridionale. Anche nel settentrione si può far crescere la mimosa, che darà il meglio di sé nelle zone in prossimità dei grandi laghi subalpini dove le temperature invernali non risultano quasi mai al di sotto gli 0°C.
Manutenzione e cura della mimosa: consigli
Se il suo fogliame sempreverde e il lungo periodo di fioritura vi attraggono, fate attenzione perché questo fiore richiede alcuni accorgimenti! Come coltivare la mimosa in vaso e come curarla sono aspetti fondamentali da conoscere per garantirne salute e bellezza. Ecco allora alcuni consigli utili.
Come mantenere la mimosa recisa?
Innanzitutto, le mimose recise dovrebbero essere conservate in un vaso con acqua.
Tenete perciò i rametti in acqua per un paio d’ore, poi posizionate il vaso in piena luce, ma lontano da fonti di calore. Le mimose hanno infatti bisogno di luce ma non di temperature elevate.
Se desiderate invece essiccare il mazzolino di mimose, avvolgetelo nella carta per mantenerlo più a lungo. Sarà poi sufficiente utilizzare un libro: sistemate i rametti tra le pagine e richiudete il libro, la pressione e il buio faranno seccare la mimosa in un paio di settimane.
Come coltivare e mantenere una pianta di mimosa in vaso
La mimosa teme i terreni calcarei, pesanti o argillosi, il freddo e i venti freschi e secchi. D’altra parte, apprezza il calore, il sole (almeno tre ore al giorno) e un terreno sabbioso e ben drenato. Potete quindi coltivarla in vaso sul vostro balcone o terrazzo!
L’importante è posizionare la mimosa in un luogo dove riceva almeno tre ore di luce solare diretta al giorno proprio perché ama la luce. Tuttavia, proteggete la pianta da venti e correnti d’aria, specialmente se coltivate la mimosa in vaso su un balcone.
Ricordatevi, inoltre, di utilizzare un vaso sufficientemente grande per consentire la crescita radicale della pianta. Optate per un vaso che abbia fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua.
Quanto innaffiare la mimosa in vaso?
Innaffiate la pianta di mimosa circa ogni 2 settimane nei mesi più caldi, e riducete a una volta al mese nei mesi invernali, evitando sempre i ristagni idrici. Se la vostra mimosa in vaso tende a seccarsi, è probabile che il terreno non sia drenato a sufficienza ed in questo caso le irrigazioni potrebbero essere responsabili della scarsa vigoria della pianta.
Quanto potare la mimosa in vaso?
Potate la mimosa solo dopo la fioritura, con un coltello, preferibilmente nella primavera e circa una volta all’anno. Rimuovete i rami secchi o danneggiati e riducete la lunghezza di quelli troppo lunghi. Ma, a cosa serve la potatura? La potatura favorisce la formazione di nuovi germogli e mantiene una forma più compatta.
Dove posizionare la pianta di mimosa?
Come abbiamo già accennato, le mimose amano la luce del sole. Per questo potete scegliere un vaso grande e metterlo al riparo sul terrazzo o sul balcone per proteggerlo dal gelo. È una buona idea anche quella di posizionarlo all’esterno, vicino alla casa, per godere del suo profumo quando si torna a casa.
Se si vive in riva al mare, è meglio posizionarlo dietro una siepe per proteggerlo dalle raffiche di vento. Si può anche decidere di posizionarla dentro l’appartamento, magari in cucina oppure nel bagno di casa.
Fioritura della mimosa
Se curata e mantenuta correttamente, la pianta fiorirà da gennaio a marzo nelle zone a clima temperato, mentre al Nord Italia, dove fa più freddo, potrà sopravvivere sino a febbraio inoltrato.
Suggerimenti da non dimenticare
Seguendo i nostri consigli, la vostra pianta di mimosa in vaso fiorirà e prospererà nel corso dell’anno.
- Scegliete un vaso con fori di drenaggio.
- Posizionate la pianta in un luogo luminoso con almeno tre ore di luce solare diretta al giorno. Proteggetela da venti e correnti d’aria.
- Utilizzate un concime specifico per la mimosa in vaso per garantire una corretta nutrizione. Sospendete la concimazione durante i mesi invernali, quando la pianta è in fase di riposo.
- Prestate attenzione alla quantità di acqua fornita alla mimosa in vaso, evitando sia i ristagni che la siccità.
- Considerate l’esposizione della mimosa in vaso in inverno, proteggendola dalle temperature più rigide.
- Potate dopo la fioritura, rimuovendo rami secchi e riducendo la lunghezza dei rami.
Adesso che avete visto tutto quello che c’è da sapere sulla cura e manutenzione della mimosa in vaso non vi resta che mettervi all’opera!