La Dalia: Dignità e buon gusto declinati al femminile.

Non sono moltissimi i nomi di fiori scelti anche come nome proprio di persone. Tra questi, Dalia occupa un’importante posizione in diversi campi, dallo sport alla letteratura, dall’imprenditoria all’arte, senza distinzioni sociali e territoriali. Il nome di questo bellissimo fiore è legato ad Anders Dahl, botanico svedese che, alla fine del ‘700, riuscì per primo a riprodurre la Dalia mediante il seme.

Le origini del fiore

Il Messico è la sua patria d’origine, ma dopo la sua scoperta nel XVII secolo, ha conquistato con la sua bellezza l’intera Europa. Appartenente alla famiglia delle Asteracee, è una pianta erbacea, molto utilizzata come ornamento in giardini e terrazzi. Diverse sono le specie di questa pianta, così come i suoi colori, che rendono questo fiore adattabile ad ogni angolo della casa, sia in vaso che nel terreno, un’ottima scelta per creare aiuole dalle tinte sgargianti, fino all’arrivo dei primi freddi. Una volta colta, la Dalia, viene utilizzata nell’arte delle composizioni floreali; in particolare, le Dalie bianche vengono scelte per creare eleganti bouquet delle spose di settembre.

Significato del nome

Il suo significato è variato, man mano, nei secoli. Subito dopo essere giunta nel vecchio continente, il suo primo significato venne legato al concetto di dignità grazie all’eleganza delle sue fattezze. In seguito, venne attribuito alla Dalia anche il significato di debolezza, motivato dalla difficoltà dei bulbi di riuscire a raggiungere integri l’Europa, dopo il lungo viaggio dalla costa messicana.

Man mano che questa pianta iniziò a diffondersi, per via della sua bellezza raffinata, venne insignita di nuovi significati che, oggi, sono universalmente riconosciuti.

Da eleganza a buon gusto, fino a gratitudine. Fare omaggio di una o più Dalie divenne nel tempo un bel modo di ringraziare e complimentarsi, manifestare ammirazione e considerazione verso la persona oggetto del pensiero floreale. La Dalia, oggi, è un fiore da donare a persone davvero speciali. Quando si regala un bouquet composto da Dalie – spiega Stefania Fedeli, Responsabile della Segreteria Generale di Interflora Italia – occorre tener presente anche dei significati legati ai colori di questo fiore, spesso contrastanti: le dalie rosse indicano la piaggeria, mentre quelle gialle la vanità.

Dalia e le donne

Con questo nome – molto utilizzato in Medio Oriente – ecco la scrittrice iraniana Dalia Sofer, autrice di The Septembers of Shiraz (La città delle rose), inserito nella classifica del New York Times dei cento libri più importanti del 2007 e l’atleta Dalia Kaddari, con i suoi primati alle Olimpiadi. E, ancora, l’imprenditrice della comunicazione Dalia Gaberščik – figlia di Giorgio Gaber ed Ombretta Colli – che ha all’attivo collaborazioni con Rai e Mediaset. Nell’elenco delle donne famose, degne di nota anche la cantante israeliana Daliah Lavi Gans e la modella internazionale di origini russe  Dahlia Ishtryakova.

Letteratura e Cinema

Il nome Dalia trova un’interessante collocazione anche in letteratura grazie allo scrittore James Ellroy che si ispirò alla cronaca nera per scrivere il suo romanzo “The Black Dahlia”, sulla morte della giovane attrice Elisabeth Short, soprannominata “Dalia Nera”. L’ambientazione è la Hollywood degli anni 40’ quando viene uccisa la Short. Le indagini vengono affidate a due ex pugili diventati agenti di polizia, messi alla prova dalle difficoltà del contesto sociale legato alla starlet e dalle loro stesse fragilità e tensioni.  Fu il regista Brian De Palma a dirigere la trasposizione del romanzo con l’omonomo titolo del libro, nel 2006.

Curiosità

Se in antichità gli Atzechi utilizzavano i tuberi della Dalia nella loro cucina quotidiana e i fusti del fiore – ricchi di potassio e fosforo – nella loro medicina tradizionale come ricostituente naturale, ai nostri giorni questa pianta ha acquistato maggiore apprezzamento nell’ambito estetico.

Si contano, oggi, circa 20.000 varietà di Dalia, catalogate in base a dimensione e forma. Tra le più conosciute vi sono: la “Karma Irene”, utilizzata principalmente nella realizzazione di composizioni con i suoi fiori rossi, l’”Alabama”, perfetta in vaso con petali giallo oro, la “Seattle”, da coltivarsi in giardino, con fiori bianchi e gialli, fino a sfumature nei toni delicati del pesca e – ottima scelta per decorare spazi esterni – la “White Star”, una vera e propria “stella bianca”.

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